Lotto-Soudal, Jarrad Drizners porta a casa una maglia dal Giro di Polonia cinque mesi dopo aver rischiato la vita per una caduta: “Devo ringraziare la squadra”

Il 26 febbraio 2022, sulle strade dell’UAE Tour, Jarrad Drizners rimase coinvolto in una caduta. Il neo-pro australiano, 23 anni, accusò un trauma addominale che gli causò una lacerazione al fegato e una conseguente emorragia interna. La successiva operazione chirurgica, messa in atto a Dubai, ha scongiurato problemi più gravi, ma, come ha dichiarato lo stesso corridore della Lotto-Soudal, “se il colpo fosse stato giusto qualche centimetro più in basso ora non sarei qui a raccontarlo”. Con il passare delle settimane, Drizners ha recuperato pienamente, ha ricominciato ad allenarsi ed è anche tornato in gara, prendendo il via del Giro di Polonia 2022.

La breve corsa a tappe di livello World Tour, appena conclusasi con il successo nella generale di Ethan Hayter, non è valsa a Drizners solo il ritorno agonistico, ma anche un trofeo da portare a casa. Protagonista della fuga di giornata nell’ultima frazione, l’australiano ha fatto il pieno di punti nella classifica dei Gran Premi della Montagna, aggiudicandosi così la classifica tematica, davanti all’azzurro Alessandro de Marchi (in fuga con lui): “Sono molto felice di aver avuto la forza per fare questo ed è bello chiudere il Giro di Polonia in questo modo. E dedico la maglia a Bjorg Lambrecht (tragicamente scomparso il 5 agosto 2019, proprio al Giro di Polonia, con la maglia della Lotto-Soudal – ndr): per me è stato speciale aver raccolto questo premio proprio oggi, anche se non ho mai conosciuto personalmente Bjorg”.

In precedenza Drizners aveva parlato del suo incidente: “Mi ruppi un dito e il naso, ma il problema più grande fu il trauma addominale. Sono stato fortunato, perché la lacerazione si è verificata nella parte alta del fegato e quindi il diaframma ha in un certo modo contenuto l’emorragia. Dopo l’infortunio sono rimasto sei settimane a Dubai, per affrontare il processo di recupero, insieme a mia madre, che mi ha raggiunto lì: in tutto ho dovuto subire altre due operazioni, in seguito a quella immediatamente successiva alla caduta, prima di potermi spostare in Francia”.

L’australiano è tornato sui rulli a due mesi dalla caduta e a inizio giugno è uscito per la prima volta in strada: “È stata dura in alcuni momenti, ma negli ultimi mesi i miglioramenti sono stati molto rapidi. Devo ringraziare la squadra per il supporto che mi ha dato, sia a Dubai che a Nizza, dove ho lavorato con i fisioterapisti per recuperare. Ora voglio solo gareggiare e divertirmi il più possibile”.

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